"Last look to the presents"


"Ultimo sguardo ai presenti"


 

 
SaraDeFlorio (c) 2006
Significato
L'artista raffigura l'espressione di uno sguardo, lo sguardo che lei vide sul volto della madre, prima che morisse. Uno sguardo che significava forse nulla, o forse consapevolezza di essere in fin di vita. E' questo l'amaro e doloroso dubbio sul quale l'artista riflette, sull'inquietudine che quello sguardo rappresentava, in quell'istante di dolore e di riflessione sul significato e l'impatto della paura della morte subliminata in beffa che si distorce in grottesco.
Influenze
Le uniche influenze sono state l'interesse per l'arte e l'espressionismo, e principalmente l'evento reale accaduto nel 2006. Voglio che sia chiaro che ciò di cui ho scritto è già accaduto e non vi è alcun motivo perchè si ripeta in altra gente, neanche in riferimento al mio dipinto "Dentro una morte".
Blog: Tutto..

Tra il 2007 e il 2008 scrissi un blog sul mio profilo www.myspace.com/espressioni, che cominciava all'incirca con queste parole:
 
 
"..tutto...tutto cominciò con lui.. lui era un dipinto, uno sguardo...l'ultimo che vidi sul volto di una persona cara, prima che lasciasse questa esistenza..
ho visto il sangue.. ho registrato la sua voce (agonizzante) e non so se avrò il coraggio di riascoltarla.."
 
 
Molti stupidi in questi anni trascorsi hanno creduto erroneamente che si trattasse di una persona di sesso maschile, e addirittura della "mia parte maschile"!!.. che ovviamente non esiste perchè sono femmina e non ho mai desiderato cambiare sesso.. L'equivoco li ha portati a credere che che tali parole che scrissi nel blog, fossero la premessa ad un nuovo "tutto" che avrei cominciato successivamente, secondo qualcuno dopo il 2009, dando la possibilità ad un uomo che avrebbe fatto la parte del "lui", con il quale sarebbe dovuto "tutto" cominciare...
 
Per me è stata un'esperienza raccapricciante perchè ho vissuto per 15 anni da "fake" creato digitalmente al fine di ottenere "l'uomo che non sono mai stata"!!!.. Un vero incubo per me, dover rinunciare alla vera donna che ero, madre, artista, ai miei ricordi felici, etc.
Voglio quindi ricordare che non intendo ancora dare la possibilità a nessuno di riciclare la mia esperienza per creare il "tutto" altrui, soprattutto senza il mio permesso.
 
Negli anni trascorsi sono stai creati inferni ed ingiustizie e la cosa più saggia da fare è

c a n c e l l a r e g l i i n f e r n i.


 
 
Scrissi quel blog del 2007 per bisogno di comprensione e per esprimere la mia gratitudine verso il fatto che quell'evento fu uno dei motivi che mi indussero a dedicarmi piu' spesso alla pittura. Coincidendo con la mia presa di coscienza che esprimendomi artisticamente riuscivo a compensare una parte di me che in qualche modo veniva repressa. A crearmi uno spazio personale tutto mio.. (lungi dal voler violare il "the place for friends" del www.myspace.com di Tom.)
Essendo per me stato una specie di nuovo inizio lo definìi "tutto", scritto di getto, in modo spontaneo, ma era solo in riferimento alla pittura ed al benessere che vi avevo trovato nell'esprimermi assiduamente attraverso di essa. In realtà si trattava solo di un modo di dire e non di un "tutto" universale...
..e non vi è nessuna intenzione di coinvolgere altra gente a vivere o rivivere in queste parole, in questa mia espressione, in questo mio dipinto, immagine...
..perchè anche se si trova in un luogo pubblico questo sito, tratta temi personali.. e ciò che è personale va rispettato, ovunque.

Il lui al quale mi riferivo era uno sguardo, lo sguardo di mia madre quando agonizzava nel letto di ospedale tra il dolore e gli effetti collaterali degli antidolorifici, non una persona di sesso maschile.
Devo smentire quindi anche il probabile riferimento del video di Jan Balej del 2007 basato su alcuni brani dell'album "The Director's cut" dei Fantomas, dove già si equivocava con "l'uomo" la figura del mio dipinto., e tra l'altro non ho capito neanche il riferimento all'orecchio di Van Gogh... anche se dal punto di vista artistico ne apprezzo la realizzazione del video...
Questo dipinto, espressione artistica, non ha alcun riferimento sessuale o a zone genitali.
E voglio sfatare qualsiasi allusione e/o interpretazione che, in riferimento ai colori, ha associato tale raffigurazione alla Germania, e alla scomparsa del mio passato, o addirittura quello della Germania..
Spero di ritrovarmi in quest'ottica in cui la mia visione del mondo trovo confortevole, e di liberarmi dell' "intruso di turno" che negli anni passati ha tentato di impersonare il ruolo di questo dipinto in maniera davvero inopportuna. Spero di riavere il dovuto rispetto per ciò che ho espresso in quanto artista e reduce dall'immenso dispiacere di perdere la propria madre.
La cancellazione e le modifiche che ho realizzato dopo il 2009, non variano questo significato, ma sono state per me rimedi di emergenza che ho effettuato quando ho visto modificata la realtà esterna e l'ho temuta. Qualcuno ha voluto giocare sporco a farmi vedere il mondo con occhi altrui e dal punto di vista della paura. Se l'avessi saputo prima non l'avrei cancellato. Nessuno aveva ed ha il diritto di negarmi il diritto di esprimermi (e farsene padrone). Il mio diritto è di non subire ferite per ciò che esprimo. Sia le espressioni che le modifiche, qualsiasi siano state le cause, le motivazioni e le influenze, sono sempre una mia scelta e proprietà intellettuale. Le influenze e le motivazioni per cui qualcosa viene espresso o rimosso, non hanno la funzione di "gestire" ciò che esprimo dipingendo, scrivendo e facendo altre attività, a meno che io non abbia intenzione di cambiare idea su ciò che ho espresso.

- SaraDeFlorio -

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Ultimo aggiornamento: 25.08.2025
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